domenica 30 giugno 2013

SCUOLA - Contrastare i tagli della Gelmini :sollecitato l'intervento delle Regioni e della Ministra Carrozza. La Regione Toscana ha deciso di non intervenire.Le altre Regioni?


L' appello del Cordinamento nazionale per la Scuola della Costituzione per  contrastare nel giudizio al TAR del Lazio  i tagli agli organici della Gelmini

COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONEcoordscuolacostituzione@gmail.com
www.scuolacostituzione.wordpress.com
Il Coordinamento Nazionale per la scuola della Costituzione ha incontrato le forze politiche ed ha chiesto il loro intervento affinché la Ministra Carrozza ritiri il Decreto sui tagli agli organici del 2011-12 sub judice al TAR del Lazio , nonché l’intervento in detto giudizio delle Regioni e degli EE.LL.
Si è svolto mercoledì 19 scorso in Senato l'incontro di una delegazione del Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione con le forze politiche; erano presenti le senatrici Alessia Petraglia (SEL), Francesca Puglisi (PD) , Manuela Serra (M5S) e Vito Meloni di PRC .
Nell'incontro sono stati toccati diversi aspetti della politica scolastica, ma in particolare si è discusso dell'imminente udienza al TAR del Lazio sul ricorso proposto da un gruppo di genitori e docenti per l'annullamento dei tagli agli organici del personale docente per l'a.s. 2001-12.
La discussione e le proposte formulate nell’incontro si possono così sintetizzare.
In via preliminare si è precisato che i tagli agli organici per l’a.s. 2011-12 sono sub judice ; le forze politiche che chiedono per la scuola una politica di inversione rispetto ai tagli massicci operati dal Governo Berlusconi possono cogliere l’occasione del giudizio davanti al TAR Lazio per impedire il consolidamento dei tagli operati e dare un concreto segnale della volontà di inversione della politica dei tagli alla scuola I tempi sono molto stretti: la Ministra Carrozza e le Regioni possono intervenire entro il 15 luglio p.v.
Per chiarire i termini politici e giuridici della questione la delegazione ha a tal proposito illustrato il percorso del contenzioso avviato da genitori e docenti contro i tagli del Governo Berlusconi.
Il TAR del Lazio ha già accolto i ricorsi proposti da genitori, docenti e da alcuni Enti locali (Provincia di Roma, Provincia Vibo Valentia, Comune di Fiesole, Imola, ecc.) per i tagli agli organici relativi agli aa.ss.2009-10 2010-11; le sentenze del TAR sono state confermate dal Consiglio di Stato con decisione del 30 luglio 2011; difatti l’allora Ministra Gelmini ha proceduto in modo illegittimo,omettendo anzitutto l'acquisizione del parere obbligatorio (anche se non vincolante) della Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali.
Con lo stesso procedimento illegittimo la Gelmini ha provveduto anche per i tagli agli organici relativi all'a.s. 2001-12; difatti ha disposto detti tagli di fatto, sulla base di uno schema di decreto interministeriale; mentre avrebbe dovuto adottare un formale decreto, dopo aver acquisito il parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti Locali.
Dopo la suddetta decisione del Consiglio di Stato l’allora Ministra Gelmini, quando già i tagli erano stati effettuati con tutti i conseguenti effetti negativi per la scuola, ha chiesto alla Conferenza Unificata il prescritto parere; la Conferenza Unificata ha espresso un parere negativo sollecitando però l'avvio di un tavolo di confronto "ai fini di pervenire ad una proposta concerta"; è evidente però che la ex Ministra Gelmini, avendo già attuato i tagli agli organici, aveva chiesto il parere della Conferenza Unificata al solo scopo di "sanare " formalmente i tagli che aveva già effettuato in modo illegittimo; di conseguenza non ha tenuto conto di tale proposta istruttoria della Conferenza Unificata ed ha proceduto a formalizzare il decreto interministeriale che avrebbe dovuto adottare ovviamente prima di effettuare i tagli..
La delegazione ha pertanto sottolineato la gravità, sotto il profilo giuridico e politico del comportamento della Ministra Gelmini che ha vanificato il ruolo della Conferenza Unificata, riducendo l'acquisizione del parere della Conferenza Unificata ad un mero adempimento formale di nessuna rilevanza.Sulla base delle suesposte considerazioni,
rilevato che la determinazione degli organici 2011-12 è stata effettuata di fatto, addirittura sei mesi prima della formale adozione del decreto di determinazione dei relativi criteri,considerato che il procedimento con cui la ex Ministra Gelmini ha provveduto ai tagli per gli anni scolatici precedenti è stato dichiarato illegittimo e per l’a.s.2001-12 é sub judice,rilevato che, come la Ministra Carrozza ha dichiarato nella recente relazione alle Commissioni Parlamentari, l'attuale distinzione tra organici di fatto e di diritto non ha alcuna giustificazione se non quella di mantenere il personale docente in una ingiusta condizione di precarietà con conseguente grave pregiudizio per il regolare funzionamento dell'attività scolastica,rilevato infine che la stabilizzazione del personale precario che da anni presta servizio a titolo precario, non comporta un rilevante incremento dei costi, soprattutto se comparato con il positivo vantaggio per la qualità della scuola.Tutto ciò valutato, la delegazione del Coordinamento Nazionale per la scuola della Costituzione ha chiesto ai rappresentanti delle forze politiche:a) di chiedere alla Ministra Carrozza il ritiro immediato del decreto sulla determinazione degli organici per l'a.s. 2011-12 al fine di avviare il tavolo di confronto richiesto dalla conferenza unificata e procedere, ora per allora, alla determinazione degli organici in un rapporto di effettiva –collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali;
b) di sollecitare i rappresentanti delle rispettive forze politiche a livello di territorio a promuovere l'intervento nel giudizio davanti al TAR del Lazio delle Regioni e degli Enti Locali il cui ruolo istituzionale dal comportamento della Ministra Gelmini è stato palesemente vanificato.
La delegazione ha infine affermato che genitori ed insegnanti con i ricorsi ai tagli agli organici hanno creato le condizioni per immediate e concrete iniziative politiche per la qualificazione della scuola; un eventuale disimpegno delle Regioni e degli Enti Locali comprometterebbe il giudizio davanti al TAR. e consentirebbe il consolidamento dei tagli agli organici, da tutti giustamente criticati.

Ecco la risposta della Regione Toscana all' appello del Coordinamento Nazionale per la scuola della Costituzione 
Gentile coordinamento, gentili associazioni,
la posizione della Regione Toscana sul "congelamento" (e taglio di fatto) degli organici per l'anno scolastico 2011/2012 è nota: fermamente contraria. Tuttavia è appena entrato in carica un nuovo governo e la nostra volontà politica è quella di avviare con il neo-ministro all'Istruzioni un confronto costruttivo anche sul tema degli organici.
Come Regione non perdiamo la fiducia che, per fare il bene della scuola e di chi ogni giorno la vive, tra Istituzioni si possa e si debba confrontarsi senza ricorrere alle vie legali.
Cordiali saluti,

Stella Targetti
vicepresidente Regione Toscana

Segreteria Vicepresidente
Regione Toscana
Tel.055 4384893
Palazzo Sacrati Strozzi, P.zza Duomo 10
e-mail:
segreteria.vicepresidente@regione.toscana.it

Le precisazioni  del Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione alla Regione Toscana

Perchè fare acquiescenza ai tagli illegittimi della Gelmini? 
La risposta della Regione Toscana alla nostra richiesta di intervento nel giudizio davanti al TAR Lazio per contestare il procedimento illegittimo con cui la ex Ministra Gelmini ha effettuato i tagli agli organici ci ha stupito molto e riteniamo che il nostro comunicato - appello forse a causa della fretta per i tempi strettissimi in vista dell'udienza del TAR Lazio, non sia stato sufficientemente chiaro.
Se la Regione Toscana è fermamente contraria al "congelamento"dei tagli operati dalla Gelmini, poichè tali tagli relativi agli aa.ss.2009-10 e 2010-11sono stati dichiarati illegittimi dal TAR  e dal CdS e quelli relativi all'A.S. 2011-12 sono sub Jiudice, l'intervento in giudizio per contrastare tali tagli ci sembra il modo più trasparente e più concreto per evitarne "il congelamento" e nello stesso tempo  per non fare acquiescenza ai procedimenti illegittimi ed umilianti nei confronti della Conferenza unificata Stato- Regioni ed EE.LL.;
evitando il "congelamento" ( più esattamente il "consolidamento" ) dei tagli operati, sarà anche politicamente più semplice l'avvio di un confronto con il nuovo Ministro che non sarà costretto a mettere in discussione tagli formalmente consolidati
..(Infatti l’acquiescenza delle Regioni comporterebbe l’improcedibilità del giudizio pendente davanti al TAR e quindi il "congelamento" dei tagli all’organico operato dalla Gelmini ).Non si tratta pertanto di scegliere la via legale in alternativa a quella politica, ma più semplicemente di "utilizzare" a livello politico una iniziativa legale promossa da genitori, docenti ed anche da alcuni Enti Locali ( Provincia di Bologna, di Pistoia, Comune di Certaldo, di Fiesole ecc) che finora ha concretamente evitato il " consolidamento" dei tagli agli organici operati dalla Gelmini..  
La Vice-presidente Targetti ci consentirà di ritenere contraddittorio affermare la ferma contrarietà al "congelamento " dei tagli e nello stesso tempo fare acquiescenza al procedimento illegittimo dell'operato della Gelmini nei confronti della Conferenza Unificata.Perchè fare acquiescenza all'operato illegittimo della Gelmini, se dopo si intende avviare un confronto con il nuovo Ministro per mettere in discussione tagli illegittimamente effettuati e divenuti definitivi per l'intervenuta acquiescenza ? O forse si pensa che si debba rinunciare  ai posti tagliati dal Governo Berlusconi e scaricare sulla scuola pubblica gli effetti nefasti della crisi?
La prima ipotesi ci sembra poco comprensibile e contraddittoria, la seconda sarebbe, quanto meno, contrastante con le ripetute affermazioni sulla priorità della spesa per la scuola pubblica anche come condizione necessaria per la ripresa economica.
In conclusione: genitori e docenti si sono opposti con tutti i mezzi e quindi anche con quelli legali  ( in uno Stato di diritto è cosa normale e infatti spesso anche la Regione Toscana giustamente vi ricorre) per contrastare i tagli alla scuola.

Ora davanti  al TAR  si dovrebbe discutere sul ruolo irrilevante assegnato dalla Gelmini alla  Conferenza Unificata Stato- Regioni- EE.LL; spetta  alle Regioni decidere se intervenire in giudizio per contestare  il comportamento elusivo ed illegittimo della Ministra Gelmini oppure non intervenire, coprendo il suo operato e di conseguenza vanificando l'impegno dei genitori e dei docenti.Si tratta di scegliere;  è una scelta politica di grande rilevanza. Rif.p.il Coordinamento A.Sani –coordscuolacostituzione@gmail.com

Nessun commento:


Posta un commento








Il Tavolo Regionale della Toscana per la difesa della scuola statale esprime profondo rammarico per la decisione della Regione Toscana di non intervenire in giudizio davanti al TAR del Lazio per contrastare i tagli agli organici  effettuati dalla Gelmini
Non spetta ovviamente al Tavolo formulare valutazioni politiche sulla posizione assunta dalla Regione Toscana in merito ai tagli agli organici della scuola effettuati in modo illegittimo dalla Gelmini. Ci limitiamo ad osservare che già dal 2009 il Tavolo aveva sollecitato l'intervento della Regione Toscana  a sostegno del ricorso proposto al TAR da un gruppo di genitori ed insegnanti per contestare i tagli agli organici che peraltro la stessa Regione Toscana e le forze politiche che fanno parte della maggioranza hanno ripetutamente giudicato  devastanti per la scuola statale.
Purtroppo però nessuna iniziativa, né legale, né politica la Regione ( come anche le altre Regioni di centro-sinistra) ha ritenuto di dover intraprendere né in via autonoma, né a sostegno dell'iniziativa legale promossa da centinaia di genitori ed insegnanti.
Pur senza il sostegno della Regione che ha di fatto coperto le illegittimità della Gelmini, prima  il TAR e dopo il Consiglio di Stato (sentenza del 30 luglio 2011) hanno dichiarato l'illegittimità dell'operato della Gelmini, che aveva, tra l'altro, omesso l'acquisizione del parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni-EE.LL. Dette sentenze sono però rimaste inattuate !!!
Ora il TAR del Lazio ha fissato per il 5 luglio p.v. l'udienza per la discussione del ricorso relativo ai tagli per l'a.s. 2011-12.
C'è quindi l'occasione per le Regioni di intervenire in giudizio per evitare il consolidamento  dei tagli agli organici effettuati dalla Gelmini; non si tratta quindi di scegliere l'azione legale in alternativa all'azione politica; si tratta, come ha rilevato il Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione, di "utilizzare" anche l'azione legale per impedire il consolidamento dei tagli e riprendere con forza l'azione politica che finora o è mancata o non ha dato alcun esito positivo.
E'  il caso di rilevare che, a fronte di un costante incremento della popolazione scolastica, gli organici di diritto sono rimasti ancora quelli determinati dai tagli della Gelmini per l'a.s. 2011-12 , ma ancora sub juduce; se le Regioni non intervengono in giudizio per contestare le irregolarità della Gelmini, i tagli saranno consolidati. Come ha precisato il Coordinamento Nazionale si tratta di fare una scelta politica.

Nessun commento:

Posta un commento